Children of the digital age

IT - Nell’ultimo periodo, la tecnologia sta diventando parte integrante della vita dei bambini anche molto piccoli. Per questo motivo, bisogna capire come educare alla tecnologia e, soprattutto, come trarne beneficio. Riprendendo ciò che sostiene lo scrittore e innovatore nel campo dell’educazione Marc Prensky, la tecnologia può essere sfruttata a vantaggio dell’insegnamento. I “nativi digitali”, o meglio coloro nati nel XX secolo, sviluppano degli schemi di pensiero completamente differenti dagli “immigrati digitali”(nativi dell’età precedente), proprio per questo motivo devono essere trovate nuove strategie volte ad un apprendimento migliore. In che modo? Per esempio un educatore, al posto della solita lezione frontale, può creare dei giochi di ruolo su strumenti digitali riferiti a degli argomenti da affrontare. “Filosofia classica? Crea un gioco in cui i filosofi discutono e gli studenti devono scegliere cosa direbbe ciascuno. L'Olocausto? Crea una simulazione in cui gli studen

IT - Quante volte ci è capitato di vedere dei bambini sui mezzi pubblici, in un ristorante o al supermercato tenere in mano un cellulare mentre i genitori si occupano di altro? Il più grande sbaglio che gli adulti possono commettere è proprio quello di usare il cellulare, o qualsiasi dispositivo elettronico, come strumento di intrattenimento per i bambini cosicché li possano tenere a bada senza essere troppo disturbati. Si sente spesso dire che la nostra generazione è troppo dipendente dalla tecnologia, ma ciò che non si sa è che proprio a causa di alcuni genitori che non conoscono gli effetti che essa può avere sui propri figli, che questa dipendenza andrà a lungo andare peggiorando e ad avere gravi ripercussioni sulla loro salute. Proprio per questo è fondamentale che nessun bambino entri in contatto con la tecnologia prima dei 3 anni, questo perché durante questa fase il bambino ha bisogno di sperimentare un contatto reale con il mondo esterno e con gli altri. Facendo il contrario s

IT - I social sono proprio una brutta bestia! Quante volte si conosce una persona online e ci si chiede dove si sia nascosta per tutto quel tempo perché sembra la persona perfetta…  Beh, talvolta è proprio così che le truffe online iniziano. Spesso  tutto incomincia con una richiesta di amicizia e la persona che la riceve la accetta, perché “l’Altro” sembra un vero e proprio miraggio . Inizia così u n avvicinamento che poi sfocia in un serio innamoramento, o per meglio dire in una dipendenza affettiva.  Il “ predatore” inizia un vero e proprio corteggiamento facendo sentire desiderata la “preda”. I due si scrivono attraverso applicazioni e social: inizialmente si raccontano come hanno passato le loro giornate e i loro hobby, per poi passare a confessioni più intime e private.  Dopo avere instaurato un rapporto veramente profondo, il truffatore si inventerà delle situazioni impensabili, in cui, immancabilmente, avrà bisogno di denaro. La “vittima” pian piano si convincerà e finirà per c